- Cosa si intende per "lessico condiviso"?
- Quali sono gli strati che costituiscono il lessico?
- Cos'è una coppia minima?
- Che tipo di varianti può avere un fonema?
- Mostra un esempio di fonologizzazione.
- Cosa sono le lingue centum e satem?
- Cosa sono il Tocario A e il Tocario B?
- Quali esiti si hanno per le consonanti labiovelari nelle lingue centum e satem?
- Fai qualche esempio di
- assimilazione
- dissimilazione
- inserzione, cancellazione
- metàtesi
- coalescenza, scissione
- [de|ri]fonologizzazione
- Quali sono gli esiti delle occlusive sonore aspirate?
- Cos'è la legge di Grassman?
- Descrivi la legge di Grimm.
- Descrivi la legge di Verner.
- Quali lingue possiamo usare come riferimento per determinare la posizione dell'accento indoeuropeo?
- Come si può spiegare la corrispondenza di lat. em/en ~ sscr. e gr. a ~ got. un ?
- Quali sonanti è probabile che possedesse l'i.e. ?
- Quali sonanti sono rimaste nelle attuali lingue i.e. ?
- Come si può spiegare la corrispondenza lat. a breve ~ gr. i breve ?
- In quale periodo esordì la grammatica comparata? E per mezzo di chi?
- Chi introdusse la teoria genealogica nel campo della linguistica?
- Chi introdusse la teoria delle onde? In cosa consisteva?
- Cosa sostenevano i neogrammatici?
- Chi articolò le norme areali? Cosa prevedevano?
- Sai dare un'esempio di variabilità diastratica?
- Chi possiamo considerare il fondatore della sociolinguistica?
- Sai illustrare uno dei suoi risultati?
- In cosa consistono, in materia di ricostruzione, il metodo lessicale e il metodo testuale?
- Cos'è un tipo linguistico?
- Quali caratteristiche deve presentare un valido campione di lingue ai fini di uno studio tipologico?
- Quali sono le distorsioni che possono invalidarne i risultati?
- Sai elencare qualche parametro che è stato oggetto di studi tipologici in ambito sintattico?
- Cos'è l'ordine naturale e l'ordine marcato?
- Sai descrivere i tipi OV e VO?
- Qual è la più nota classificazione tipologica su base morfologica?
- Cosa sono gli indici di sintesi e di fusione?
- Il nome latino humus non concorda con alcuna delle parole di altre lingue i.e. del medesimo significato, come mai?
- Come possiamo conoscere il latino parlato nelle antiche colonie romane?
- Quali sono le opinioni di realisti e funzionalisti in merito alla ricostruzione linguistica?
- Sai dare un esempio di ricostruzione di una forma linguistica (invece che di un singolo lessema) ?
- Quali sono i rami attestati delle lingue i.e.?
- Quanti accenti aveva la parola i.e.?
- Cos'è l'apofonia?
venerdì 25 gennaio 2008
Per l'esame di glottologia
Geografia linguistica
Geografia linguistica
E' lo studio del mutamento linguistico nello spazio, trae i propri presupposti teorici dalla teoria delle onde di Schmidt. Egli notò che i tratti comuni a due lingue sono tanto più numerosi quanto più le lingue sono vicine. Da ciò l'idea del mutamento che si propaga come un'onda, a cerchi concentrici che si affievoliscono man mano che si allargano.
In realtà si è poi dimostrato che la propagazione di un'isoglossa è un fenomeno ben più complesso da quello immaginato e descritto da Schmidt, come si può vedere dal caso del ventaglio renano che delimita il confine tra alto e basso tedesco, il quale ha dei confini molto frastagliati.
I confini delle isoglosse non sono comunque casuali, in determinati casi si sovrappongono ai confini naturali, o politici (come i casi di feudi in cui si è mantenuta la lingua o il dialetto anche in seguito a cambi di feudatari o nazione).
Bartoli definì le quattro norme areali secondo cui, in presenza di diverse forme linguistiche, la più antica sarebbe quella presente:- nell'area geografica più isolata (es.: k in sardegna al posto di c);
- nelle aree laterali (es.: circus > Rumeno, Spagnolo, circulus > Italiano);
- nell'area maggiore (se questa non è troppo esposta);
- nell'area seriore (luoghi colonizzati).
Mutamento semantico-lessicale:
Mutamento semantico-lessicale:
Secondo Ullmann un nuovo significato ha un significante oppure un nuovo significate ha un significato.
Meillet individua 3 tipi di cause:
causa linguistica: mutamenti derivati da condizioni sintagmatiche (fr. pas/personne);
causa storica: quando per motivi storici un significante perde il suo significato orginale e viene sostituito da un altro (galera, umore, ec...);
causa sociale: come la causa storica ma caratterizzato da mutamenti della socità (ad-ripare > arrivare).
Quella di Meillet è comunque una classificazione incompleta, ed è stata estesa da Ullmann, il quale aggiunge queste cause:
causa psicologica: derivanti da fattori emotivi e tabù (accidenti, “Signore”, bear, parbleu, ecc...);
influenza straniera: prestiti e calchi;
creazione di parole nuove: per denotare nuovi oggetti o nozioni (laser, regista, ecc...).
Ullmann distingue la natura dei mutamenti semantici in due tipi:
somiglianza fra i sensi: dà luogo alla metafora (gamba del tavolo, cane del fucile, voce calda, ecc...);
contiguità dei sensi: dà luogo alla metonimia (passaggio romanzo di coxa a indicare la coscia anziché l'anca, come in origine, le guardie inglesi chiamate giubbe rosse, l'uso di denominare un prodotto dal luogo di produzione: gorgonzola, chianti);
somiglianza fra i nomi: dà luogo all'etimologia popolare o paretimologia (veletta > vedetta);
contiguità fra i nomi: dà luogo all'ellissi (quotidiano <>
Le conseguenze del mutamento semantico vengono suddivise in due tipi e a loro volta, entrambi, in altri due sottotipi:
mutamenti dell'area semantica:
estensione del significato;
restrizione del significato;
mutamenti nella valutazione:
in senso migliorativo;
in senso peggiorativo.
Mutamento morfologico
Mutamento morfologico:
analogia : es.: il mutamento della desinenza della 1a pers. sing. imperfetto -a in -o;
grammaticalizzazione: avviene quando una parola autonoma perde il suo significato proprio e si trasforma in un significante di relazioni grammaticali, es.: habeo dictum -> habeo perde il significato di possesione e diventa un semplice paradigma temporale.